DELLA CET TI N A. 13 dia delle mafferizie di uno, o più Villaggi, ed i più giovani d’ambedire i fedì erravano pe Monti vicini , onde far qualche fcaramuccia contro il nemico. I più vecchi de’ Villaggi quivi contigui ricordanti effer così ¿uccellò a loro memoria, per la qual cola fi può ragionevolmente congetturar lo ileffo de’ tempi trafan« dati. Pairata la prima porta dopo la imboccatura della Caverna , fi può volgere a mano delira , e gindoiene carponi per otto palli in circa , fi fa il giro di altri quattordici, ora curvandoli più, ed ora meno attorno una ferie di Colonne , e varj altri lavori comuni degli ftillicidj . Ma tornando addietro all’ ifteifo paffo di prima, da cui fi a deviato, fi vede un bel-liilimo , e fuperbiifimo Salone di lunghezza di tren-taquattro paifi Geometrici, e larghezza venti otto . Le varie, e magnifiche Colonne, che lo adornano , lo dividono quafi in due, e da una parte di effe , fervendo come di bafe, vi è una picciola collinetta marmorea, fu cui fi alzano fparfe qua , e là diverfe punte ftalattifiche. Il giro di cadauna di quelle Colonne eccede dieci palli Geometrici. Quanti anni, o per meglio dire Secoli faran pattati , avanti che le acque veniifero a formar cosi enormi moli . Più che le rimirava io, e più mi fembravano degne di ammirazione . La loro teifitura eflerna , fono tanti ftrati perpendicolari, che calano dalla cima al fondo, come fi oflervano nella coffruzione di alcuni Monti , e fpecialmente nel famoio Vallone di Sutina, poco più di tre miglia lontano da Sign. Ma la differenza, che palla tra gli Arati perpendicolari de’ Monti a quelli formati dagli flillicidj fi è , che i primi fi combaciano talmente tra di loro, che appena vi può palfare trammezzo una punta di coltello , fra- i fecondi poi vi