90 DE* COSTUMI di riguardo. Il cacio, che fanno per loro ufo giornaliero è tutto in pezzettini, che fi confervano in un otro» e perciò fi chiama volgarmente cacio di otro. Quel- lo poi in pezze grandi non farebbe da fprezzarlì , fe non gli eflraeifero parte del burro, e non lo faccife-ro bollire nell’acqua, ma fendo ufo di vender que-ila forte di cacio , è probabile , che in ciò v’ entri qualche poco di malizia. Non uian mangiar polenta ( eccettuati i tempi critici , in cui li, mangia tutto ciò* che può nutrire ) che di quella di faggina, di cui peraltro non iì ciban di fovente , e s’ ella non nuota nel burro è difaggradevole al loro palato - E perchè fembra, che aieiutta non la poifin trangugiare, ne’giorni di digiuno le danno altra concia, che confifte in mele, od in aglio pello, mifto all’acqua, e parcamente di oglio, poiché di quello con vien comperare per l’inerzia di non piantar Olive ne’ proprj campi. Nelle cofe le più femplici fembra, eh’ e’ fieno nati per dilli pare. Di pane cotto ne’ forni non v* è cafo, che vogliano far ufo , cibandoli in vece di fchiacciate , che cuociono di giornea in giorno , ed anche di mano in mano, che loro abbifognano , fu la pietra del iòcolare . Di ogni forta di grano fanno le Schiacciate per proprio ufo, fuorché di frumento, nè anche i benellanti eccettuandoli in quello , ben* che non le mangin elfi di gran Turco, o di altre infime biade. Ne’giorni poi lolenni il ricco ugualmente, che il povero fa preparare delle fchiacciate di frumento. Alcuni de’Morlacchi ànno veduto di quanto danno riefea ad una famiglia l’ufo delle fchiacciate , c perciò fanno cuocere il pane nel forno , che ferve per molti giorni , e così riefee di maggior economia. Ma J’efempio di pochi non vai, per fuperar I’ odi-nazion di molti . I cavoli capucci inaciditi fono il prin-