DE’ MORLACCtii. 125 ■dulie colla beretta naicondono le treccie : Le Spofe, deponendola, reeilano col capo Temi-nudo , e così fen vanno per un anno in circa dopo eifere maritate. Le Spole Greche i'e le lafciano cadere fui petto, intreciandovi medaglie antiche , e moderne di ogni genere. Cosi le Romane intrecciavàndelle perle ne’ capelli, fe fi crede a Tibullo .... e vane S’intreccian fra i capei lucide perle Del roilo Orientai mare eritreo. la alcuni luoghi le Spofe annodano le treccie fotto la gola. „ Una giovane , dice il Fortis, che fi fof-„ fe guadagnato concetto di poco buon co fi urne , „ arrifchievebbe di veder/ì ilrappare pubblicamente „ nella Chiefa la beretta roifa dal Curato, e di aver 3, poi i capelli reciiì da qualche fuo parente in fe-,, gno d’infamia. „ ( a ) Sulla fede di chi il Fortis fpaccia quella favola , io non lo fo . Un tal uffizio al certo o non fu mai de’ Curati , od egli è di molto antica data . Ciò che fuccedeva una volta fu queilo proposto , e che più non fuccede il è s che fe una giovane fi aveife compiaciuto di qualche illecito piacere , e che pur folle divenuto noto , in cafo, che non aveife deporto da per fe le infegne Verginali, fi univano più fanciulle, e le ilrappavano la beretta a viva forza dal capo . Ora è abolito affatto quafì anche quello ufo, e dafcuna , che commette qualche fallo amorofo depone la beretta da per fe , fenza che per altro ell,a procuri di cangiar paefe , : _ co- ■■■■■■■» . 11 ... ■ ■■ n ■ ■ rr ■ nrp ■■■■■■ nti. un wm+Tm ( a ) Voi. 1. pag. 70« «