D E* MORLACCHI. 121 §. XIV. Vcflì Donnefcbe k " »• «i•• Li} 2# SE i veftiti giornalieri degli uomini fono fempli-ci, non v’è luogo della Moriacchia, che i veftiti delle Donne non fieno più , o meno compofti , Le Morlacche del rito Greco adornano i loro abiti con più bizzarria, che le noftre, e pare, che ritengano anche più dell’antico. Se fi eccettui la beret-ta, ch’è l’unico fegnale di Verginità, e Donne , e fanciulle portano ifteffamente, fecondo le coftuman-ze de’ varj luoghi, ove abitano. Le camicie fono tutte ricamate di bombagio, feta, od oro , fecondo la poiiìbilità di chi le ricama- Quefte vengono lavorate egualmente fedendo, che al palcolo della greggia. I ricami ora tono perfettamente gli fteifi dal diritto al rovefcio, ed ora no . Non dovrcbber fembrare fpre-gevoli, attefa la femplicità, con cui vengono lavorati. Ma baila loro l’elogio del Fcrtis, che dice „ ch’è meraviglia, che trapuntino cosi bene i loro ricami, fenza verun foftegno , e vagando. ,, Le ca-Tniccie fono aperte lungo il petto, come quelle de’ mafchj, e vengono ferrate attorno il collo con due fermagli, che fi dicon matte. I fermagli ora fono di ottone , ed ora di argento; ora con varie pietre fal-fe adorni, ora con una fola, ed orafemplici. Si pongono anche fopra il petto in due, o tre luoghi per adornamento, e quefto ufo efifte fpecialmente nel Contado di Zara, e ne’contorni di Knin, e Verli-ka . La loro gonnella, ch’è differente da quella delie Italiane fa le veci di gonnella , imbufto , petti- Q tìe