DE’ MORLACCHI. 103 tis, che i loro contratti degenerano qualche volta in foverchia dabbenaggine * ma coprendoli con quella * di i'ovente corbellano i più fcaltri. Egli è un avvertimento di Seneca, che per elfere felici , conviene a taluni fingerli ftolti ( a ). Non fi fidano degli X-taliani ., e li ammirano con occhio di difprezzo per quella ragione , che quali tutte le Nazioni fcam-bievolmente 11 Sprezzano . Quindi è , che danno la ile/la forza alla parola Laz,manska-Vino Fede d’ Italiano, che gl’italiani àttaccano alla parola Morlacco » Gli uni, e gli altri credono di ilrappazzaril , parlando così. Il Fortis, che qua e là raccoglieva le nozioni de’coftumi de’Morlacchi non è colpevole , fe non à comprefa la forza della parola Lazmanska-Virro 4 che fà lervire di egual ingiuria, che Tajjia-rirro, cioè fede di cane. Taffta-Firro , TafJia-Dnjco , niendna-virro, niendnidùfco^ cioè Fede di cane, anima di carie, neiluna Fede, nelTun anima fono ilrappazzi, che lì danno unlver-falmente alle Perfone, e a dir Fede di cane ec. è una delle maggiori bellemmie, che abbiano i Morlacchi * e per cui dagli Ecclefiaflici li punivano una volta i penitenti col farli ilare pubblicamente in Chiefa , o con qualche oifo in bocca, o con qualche falfo fulla fchiena 9 e ne’ luoghi più rimoti dal commercio li fa lo iteiTo anche a’ noilri giorni . Ma La%,mamka~Pìno è itrappazzo, che il dà folamente ad un Italiano , come ^rkag-Ka. Pirró Fede di Greco fi dice folamente ai Greci. I Greci fra noi fono della ileifa Nazione * che i Morlacchi del rito Latino ( b ) , ma per un ott ré&RP ( a ) Ut fis Beatus, & te alieni fìultum vtderi fine . Sen. de Vit. Beata . t b ) I Mofcoviti per efifere del rito Greco > fono tenuti da taluni ,