126 DE’ COSTUMI come aggiugne il Fortis , anzi fi emenda Tantamente del tallo, e fi raccomanda alla pietà del Paroc-co , che ordinariamente le procaccia il Marito . Ecco brevemente deicritto il veilire comune delle no-ftre Morlacche . In un Italiano , che non lo à mai più veduto, e che l’olTerva con ogni diligenza, pre-lentandofegli Toccatone , diventa curioiìtà Filofofi-ca . Mi è toccato vedere alla Fiera di Sign alcune Morlacche oiTervar con ammirazione i vediti , per la prima volta da effe veduti di alcune Donne Italiane , e quelle fi mifero a ridere , e beffarle ; così ciò cht in un Italiano comparifce curioiìtà Filofofi-ca, nelle Morlacche pafsò per femplicità , e dabbenaggine . §. XV. Mnfìca, e Toefia. PEr la compiacenza di decantar le gloriofe gefla degli antichi Eroi della Nazione, i Morlacchi quafi tutti fono Mufici . I loro canti eroici fono comporti di verfi decasillabi , ora rimati a due a due, ed ora no. Ciaicuno di quefti verfi è preceduto, cantando da un lunghiffimo oh ! con cui pure fi chiudono. La modulazione della voce ne’canti eroici è rapida. Gli oh! che fembrano tanti urli de’ Lupi, fono i trilli. Quando un cantore è accompagnato da qualche ilrumento, i trilli lono flebili. La Gusla è lo ilrumento principale di Mufica, che fi a-dopera cantando, ed è fatta da unacordafola, comporta di molti crini di cavallo, uniti infieme: L’arco della Gusla à una corda limile. Pochi fono i Morlacchi, che fappiaa fuonar a perfezione quello flru- mento