D È* MORLACCHI. 73 ver/I , e che rapprefentavano una Nazione iflefsa , almeno per la lingua, e coftumi , e da taluni detta col folo nome di Sciti, cui dopo una lunga, ed infaticabile perfeveranza riufcì d’ impadronirii di molte Provincie Romane, e fpeciaimente dell’Illirico. Quefti Sciti, che non tutti arrivarono in Dalmazia nel tempo fteffo , e coll’ifteffo nome anno fatto na-icere quella differenza notabile del dialetto , del ve-ilire, e dell’indole, che paffa da’Morlacchi agli abitanti del litorale , ed agl’Ifolani, o forfè, il che mi fembra più probabile , anche anticamente vi farà flato della differenza fra quefte razze . La diveriità poi de’ caratteri delle varie popolazioni della Morlacchia , io lafcio efaminare al Fortis , che concilia i caratteri de’Morlacchi del Kotar con quelli delle pianure di Sign, e che fi contrariano . Erto anche fa difendere gli abitatori delle Città maritime, e del litorale dalle Colonie Romane, che generalmente devono riconofcere laftelsa origine co’Morlacchi. Ma quelito non è il luogo di chiarir una difficoltà, così grande. E' certo che i difcendenti delle Colonie Romane non faranno {’vaniti tutti nella invafione de‘ popoli ilranieri . Ora remerebbe da faperfi , fe vi fien più difcendenti delle Colonie Romane fra gli abitatori delle Città maritime, o fra’Morlacchi. Ella farebbe una di quelle quefèioni , che dopo averi» cicalato molto da una parte, e dall’ altra , fi rimarrebbe in dubbio chi aveffe ragion , o torto, e forfè forfè la vincereb-bono i Morlacchi . Ma non efciamo punto del fog-getto , che fi abbiamo propofto a trattareofferviamo di paffaggio qualche cola intorno la loro lingua. La lingua, cui parlano i Morlacchi , come ognun fa , è la Slava. L’abbondanza de’termini , e la fortezza dell’eipreiììoni, oltre la fua ampia eflenfione 9 K deg-