1668 Incendio in Candii per una palla di carinole. 560 DELL* HISTORIA VENETA di Giugno nel momento, che il Nani fpirava. Egli, lafciatd, che Daniele Morofìni continuaife alla Sabionara, fcelfe il Ba-ftion Sant’Andrea per fuo porto. Pafl'avano tra lo Spar, & il Marè gelofie di honor militare, competenza di porto, e controverse di opinioni j uà prefto tutto fù iciolto, perche mentre il Marè intrepidamente ogni giorno nelle fattioni alla Sabionara s’efpone a colpi , e s’ offerifce a pericoli , da mofchettata fù morto sù ’1 campo. Riftrette per 1’ eccedente confumo le provvigioni di polvere, di granate, e di bombe, qualche operatone reftò ritardata , & in qualche luogo le batterie , e le difefe infiacchite , ma fopraggiuntane in copia , fù tutto al folito invigorito. Fieriffimi affarti diedero i Turchi ad un bonetto sù la contrafcarpa della Sabionara, & in un giorno 1’ occuparono tre volte , e ne furono altrettante fcacciati. Morì pure il Sargente maggior di battaglia Aldro-vandi, e malamente rertò il Loubatiere ferito j come pure in altre fattioni eftinti caderono il Baron Adolfo di Deghen-felt , i Colonnelli Sciarboniere , Pietro Sala , l’Ingegnere Moupaifant, Coftantino Dottori, il Marchefe Federico Car-loti, e molti altri , che vivono più gloriofi ne’ regirtri del Cielo, di quello, che nel cumulo di tante ftragi portano di-rtinguerfi nelle memorie del mondo. Sin dentro le muraglie penetrando i colpi, e la morte , una palla di cannone percuotendo nell’ officina , dove i fuochi d’artificio fi lavoravano , vi accefe un horribil’ incendio , e tra lo feoppio , e le fiamme , non fapendofi ciò, che fulfe , anzi molti gridando tradimento, & ajuto, s’impaurirono gli habitanti 5 tuttavia prefe Y armi, non abbandonati i porti, cefsò il timore , quando fe ne feppe la caufa , & il fuoco fù ertinto j ma rertò compianta la perdita d’ alcuni maeftri eccellenti , e di bravi officiali, in particolare di Niccolò Imota, che come capo degli Oltremarini, haveva tante volte dato prove di coraggio, e di fede. L’opere di fuori della Sabionara ftavano a cura di Giovan Giacomo Farfetti, che egregiamente le mantenne fin’a tanto, che vi reftò mortalmente ferito . Per il dila-vantaggio del iìto non provavano Y iftefla fortuna quelle del Sant’Andrea j poiché appena eretto un bonetto , che dominava certo grebano favorevole alle fortite, fù da’Turchi bat- tu-