LIBRO SECONDO. 77 confervar per fé 1’ Alfatia, e le piazze di Brifach, e di Filif-burgj e la Svetia chiedeva la Pomerania, & altre provincie. Alle dimande de Francefi predava qualche fomento l’Elettore di Baviera per tacito concerto, che teneva con eili dief-fere mantenuto nel poiTeiTo dell’alto Palatinato, e del voto Elettorale . Ma gagliardamente agli Svedefi fi opponeva il Mar-chefe di Brandemburg per le fue ragioni fopra la Pomerania, che per antichiffimi patti, mancata la linea de’ legitimi Duchi, doveva ricadere nella fua caia j & allegava le promefìfe in fcrittura del Rè Guftavo all’ ultimo Duca, quando Y introduf-fe nella provincia, di fempre difenderla, e non mai pretendervi fopra. Sufcitava egli in oltre tutti gl’ intereflati nel Baltico a non tollerare agli Svedeiì una tanta conquida, che li renderebbe Signori del mare, & arbitri del commercio. Ne’ maneggi, che pubicamente per mano de’ Mediatori pacavano , il Trautmedorf alla Francia efibiva 1’ aflenfo di Cefare , accioche riteneife la piazza di Pinarolo in Italia , & in oltre la fuperiorità di Majenvich, & il diretto dominio de’tre Vefcovati di Metz, Tul, e Verdun con le loro adjacenze, che come feudi riconofcevano la Sovranità dell’ Imperio . Alla Svetia 1’ efcecutione del trattato di Scomberk offeriva , in cui già le erano dati due milioni e mezzo pro-meffi , e la città di Stralfundt in pegno fin’ a tanto, che ne feguifle l’esborfo. Aifentiva in oltre, che il Palatinato fupe-riore col voto redando al. Bavaro , & a’ fuoi difcendenti, 1’ inferiore al Palatino fi redituiife, a conditione, che mancando la linea dell’ altro , anche il voto Elettorale in lui ricadef-fe . Gl’ intereffi de’ Langravii d’ Haflia Caifel, e Darmdat fi decideifero per giuditia ; il poifefso de’ beni Ecclefiadici a’ Pro-tedanti per qualche anno fi prorogafse, e le altre loro dimande ad una Dieta fi rimettefsero. Tali propode di poco pefo nel bilancio delle cofe preferiti, erano derife più todo, che udite dall’ altra parte j e chiedendo il Conte passaporto per il Duca d’ Lorena, accioche potefse mandar fuoi minidri al congrefso, fù dalla Francia codantemente negato, per non efsere dato quel Principe ne’preliminari comprefo. Dunque afsai difcorrendofi fenz alcuna cofa conchiudere, pafsava il tempo, e s’accrefcevano i mali. Ma nuovo innedo fi aggiun-