121 da accordare agli espropriati, che considerava come base il valore medio dal 1913 al 191.5. Gli inevitabili errori che furono necessariamente commessi nella ripartizione, vennero corretti in parte dalla legge che autorizzò i fattori delle grandi proprietà ad acquistare a lungo termine, le proprietà locate. Questa permise il trasferimento di 150.000 ettari dai grandi ai piccoli proprietari. Le proteste dei proprietari tedeschi e magiari, se erano in gran parte giustificate dal punto di vista politico-nazionale, dal punto di vista economico-sociale tendevano a perpetuare uno stato di fatto contrario ad ogni principio di giustizia sociale. E per rendersene ragione basta porre in rilievo che secondo la statistica del 1910, nella sola Boemia, su circa 6.800.000 abitanti, 2.186.000 si occupavano di agricoltura e di silvicoltura. L’ estensione delle terre soggette all’ imposta fondiaria, superava i 5.000.000 di ettari. Vi erano in Boemia, 703.577 proprietari, i cui fondi non superavano i 5 ettari ; cioè 1’ 81 % di tutti i detentori di terreni non possedevano che Vs della totalità della terra, mentre 1548 grandi proprietari ne detenevano 2/s, di cui circa 580.000 ettari — 1’ 11 % di tutte le terre — erano dei fidecommessi. Nè indiversa situazione si trovavano la Moravia e la Slesia. Le imprese agricole in Mora-