188 quindi in funzione puramente serba, e nella vittoria della Francia egli vide soltanto una vittoria serba. Non seppe quindi scorgere nei croati e negli sloveni, e nei musulmani della Bosnia, e nei macedoni che egli considerava dei liberati dalle armi serbe, che dei serbi di diversa religione. Non comprese, e perciò combattè violentemente il jugoslavismo, espressione di popoli slavi che erano stati, per tanti secoli, in stretti contatti col mondo occidentale e si chiuse nell’ angusta concezione del panser-bismo che doveva, secondo lui, essere 1’ unica forma in cui poteva, data la situazione interna russa, manifestarsi ed agire il panslavismo. Donde il suo ferreo centralismo e la posizione egemonica dei serbi sugli altri popoli costituenti la Jugoslavia. L’irrigidimento nella concezione panserba provocava necessariamente la serie delle crisi interne che non sono pe-ranco finite : la crisi croato-slovena che determinava quel moto antiserbo che si conosce sotto i nomi di federalismo, autonomismo, separatismo croato e sloveno ; la crisi musulmana per cui le masse della Bosnia e di parte dell’ Erzegovina non croate e non serbe, aderivano al moto croato-sloveno ; la crisi macedone, per cui i bulgari e tutte le altre popolazioni che abitano quella vasta zona iniziavano quella rivolta che continua ancora. Ma il suo maggiore errore fu quello dj