67 concezione latino-europea, in antitesi col mondo slavo-asiatico. Oggi quest’ antitesi si è trasformata in conflitto. Conflitto in potenza che sempre più appare evidente e assume sempre più vaste proporzioni. Nè esiste una qualsiasi soluzione di questo conflitto, chè a prescindere dal suo valore universale, questa contesa per i romeni e per i russi ha un precipuo carattere di prestigio, di espansione, di esistenza. Di prestigio e di espansione per la Russia la quale, trascurando i precedenti storici e le ragioni etniche e nazionali, non riconosce la occupazione della Bessarabia da parte dei romeni, e ritiene nulli i trattati internazionali che tale occupazione hanno incoraggiato e sanzionato ; di esistenza per la Romenia, la quale in nome del principio nazionale che ha animato tutti i commovimenti europei nel secolo scorso, e in nome dei sacrifìci fatti durante la guerra mondiale — quella guerra che ha concesso la liberazione dei romeni che vivevano sotto la legge austriaca e ungherese — sente nel possesso della Bessarabia una imprescendibile necessità storica, un riconoscimento delle sue funzioni politiche internazionali. Ma v’ ha di più. La Russia comunista vede nel distacco della Bessarabia un territorio sottratto alla sua influenza ; nel Dnjester un limite preciso alla sua attività ; donde per ragioni di difesa lo spiccato conser-