Ili flitto con 1’ ex-principe ereditario Carol, nell’ autunno del 1927, conflitto che si era conchiuso con 1* assoluzione di Manoilescu. L’ improvvisa morte di Jonel Bratianu creava una situazione difficilissima. Il suo successore, Vintila Bratianu, tentava di continuare la politica del fratello, tenendo .testa all’ opposizione dei contadini che non disarmavano. Maniu e i suoi amici, sebbene undici dei quattordici milioni di romeni appoggiassero la loro azione politica, vollero tenersi rigorosamente nel campo della legalità : il partito dei contadini doveva andare al potere, quando, esauritosi negli inutili sforzi, il gabinetto liberale si fosse mostrato inferiore al suo vasto compito. Il governo di Vintila Bratianu, non riuscì a reggersi più di un anno ; e sebbene disponesse di un uomo delle qualità di Titulescu, cui, nonostante certe sue personalissime opinioni, venne affidato il portafoglio degli esteri, gravi difficoltà interne dovevano determinare la crisi. Il tentativo di costituire un ministero di coalizione, cui, in condizioni di parità partecipassero e i contadini e i liberali, falliva, e fallivano pure le consultazioni di Titulescu cui ricorrevano nel momento più culminante della crisi. Era troppo evidente che un governo che avesse prescisso dai contadini non avrebbe potuto governare il paese ; d’ altro canto i contadini non ammettevano la partecipazione di altri partiti al governo. L’ urgenza della conclusione del prestito e della stabilizzazione monetaria, la necessità insomma di liquidare le questioni finanziarie ancora insolute e assicurare la partecipazione del capitale estero alla ricostruzione del paese e allo sviluppo della vita economica romena persuadevano il consiglio di Reggenza di