235 fanno le maggiori devastazioni nella Serbia invasa. Intanto un gruppo di emigrati croati, sloveni e serbi austro-ungarici, capeggiato da Trumbic e da Supilo escogitano una formula intermedia per conciliare le due tendenze antitetiche. L’idea jugoslava nasce fra gli emigrati a Londra e a Parigi e la costituzione del « Comitato nazionale jugoslavo » ne è la prima espressione. Ma nè i croati-sloveni, guadagnati alla idea trialistica, che di fatto realizza il pancroatismo, prescindendo dalla Serbia storica, nè i rappresentanti ufficiali della Serbia accettano la nuova formula. Appena due anni dopo, sotto la pressione dell’ Intesa, i rappresentanti del Comitato jugoslavo e quelli del governo serbo, costretti a trovare un modus vivendi, firmano il patto di Corfù che getta le basi di un grande regno di tutti i serbi, croati e sloveni. L’ideale pancroato e l’ideale panserbo vengono così apparentemente fusi nell’ ideale jugoslavo ; ma tanto gli uni che gli altri si ripromettono, ad unificazione avvenuta, di far prevalere la propria tendenza. La costituzione del Consiglio Nazionale di Zagabria avviene dopo la pubblicazione del manifesto federalista dell’ imperatore Carlo, alla vigilia di Vittorio Veneto, cioè il giorno 19 ottobre, e dieci giorni dopo è proclamato il distacco dei serbi, croati e sloveni dalla mo-