90 lendo Maniu sconfessare il suo collaboratore, Bratianu dichiarava che stando così le cose, una collaborazione liberale-zaranista si rendeva impossibile. Aggiungeva che il partito liberale non rinunciava ad avere due terzi della maggioranza dei seggi, per poter, quando si fossero verificati gravi avvenimenti, come ad esempio il tentativo di un ritorno del principe Carol, far fronte alla situazione. Maniu a sua volta sosteneva che il partito liberale non doveva ottenere più della metà dei seggi e conchiudeva che, ad ogni modo, il partito nazionale zaranista desiderava che i partiti affrontassero l’esito delle elezioni ognuno con lista propria. Era la rottura dell’ artificiosa coalizione creata da Stirbey. Per comprendere il valore di questo colloquio che preluse alla ripresa del potere da parte di Bratianu, è necessario rilevare che in Bomenia, in virtù della legge elettorale del 1926, il paese costituisce un’unica circoscrizione ; il partito che ottiene il 40 % del numero complessivo dei voti, diventa partito di maggioranza, e si aggiudica una metà dei seggi alla Camera; il rimanente numero dei voti, con un complicato procedimento viene diviso fra quello di maggioranza e gli altri partiti. Quando avvenga che nessun partito, riesca ad ottenere il 40 % dei voti, i seggi alla Camera vengono divisi in proporzione al numero dei voti. Bratianu sapeva che in condi-