196 firmare un patto d’amicizia simile a quello concluso con l’Italia, così con la Turchia nostra ex-nemica, come con la Bulgaria nostra avversaria, come con la Jugoslavia nostra exalleata, in uno spirito assolutamente simile di pace e di buona volontà ». B a proposito della Jugoslavia disse : « È vero che noi abbiamo con la Jugoslavia delle vertenze in sospeso e che per qualche tempo fu alquanto irrirante quella del porto di Salonicco, ma essa ha perduto in parte questo carattere irritante poiché 1’ attuale ministro jugoslavo sembra disposto a non insistere su alcune richieste in contrasto con la dignità della Grecia. ». Queste dichiarazioni fatte da Venizelos a Parigi, si connettono a quelle più volte fatte a Boma, durante la stipulazione del patto. La citazione delle dichiarazioni di Yeni-zelos, è un po’ lunga, ma necessaria poiché dimostra, anche senza illustrarla con le altre numerose fatte in seguito dal primo ministro greco, che come egli stesso ha detto — gli avvenimenti hanno avuto sulle sue idee, una influenza decisiva, ed a lui, spirito mediterraneo è riuscito ciò che non è riuscito a Pasic e a Bratianu, i due uomini politici balcanici : cioè di rendersi conto che 1’ ascensione della nuova Italia, 1’ aumento del suo prestigio e della sua influenza, sono un fatto indiscutibile dal quale non si può prescindere.