178 del San Gottardo, gonfiato tanto dal Governo di Praga, viene ridotto alle sue vere proporzioni. La Piccola Intesa è in piena decadenza. * * * Nè riesce a ridarle la perduta efficienza la questione ungherese. Mentre Masaryk, commemorando il decimo anniversario della fondazione della repubblica cecoslovacca, insiste sull’intangibilità dei trattati, nei riguardi del-l’Ungheria si delinea una vasta corrente di simpatia tanto in Inghilterra che in America. Mussolini nel suo discorso del 6 giugno riconosce all’ Ungheria il diritto di vivere e di non rinunciare a certe sue rivendicazioni nazionali. I trattati non sono, non possono essere eterni. La situazione nell’ Europa orientale è precaria e provvisoria : nessun sforzo degli stati eredi la potrà render stabile e duratura. Sembra ad un tratto che codesti riconoscimenti possano in qualche modo ridare vita ed efficienza alla Piccola Intesa. È prossimo il convegno. La stampa dei tre paesi alleati — in Eomenia queste questioni sono considerate con maggiore senso di realtà — ne magnifica già le decisioni che saranno prese. Si farà un atto di accusa non soltanto contro 1’ Ungheria, ma anche e in prima linea, contro l’Italia,