127 verzieri, 36 % di foreste, 16 % di terreni improduttivi. La popolazione era distribuita così : 5 % di beg o proprietari di feudi, 47 % di kmeti, cioè contadini tributari che non possedevano la terra che lavoravano ; 45 % di contadini che avevano proprietà diretta e 3 % di operai agricoli. In conclusione, più di due terzi della terra produttiva apparteneva ai beg ; il resto era proprietà libera. In Dalmazia, provincia povera, quasi la metà dei contadini non era proprietaria dei terreni che coltivava, sebbene vi dominasse la piccola proprietà. La popolazione, di circa 650.000 abitanti, era per 1’ 86 % contadina. Su d’ un totale di 63.455 economie rurali, il 58,80 % erano sfruttate da proprietari e il 41,20 % da coloni. Gli antichi feudi d’ origine veneta erano quasi completamente scomparsi. Sino ad un certo punto migliore in confronto alle altre regioni jugoslave, era la situazione agraria in Slovenia. Le grandi proprietà appartenevano ai tedeschi o alle comunità ecclesiastiche ; ed era organizzata piuttosto per la caccia che per scopi agricoli. Nella regione del Carso, la proprietà non superava la media di 3 ettari per famiglia, in Carniola di 7 ettari e di 10 ettari in Stiria e 20 ettari in Carinzia. In Croazia e Slavonia, la piccolissima, la piccola e la media proprietà costituivano circa la metà della superficie totale (43.534 kmq.)