LIBRO TERZO. 107 ravigliofe difefe . Dove non ferve di muraglia il faifo , la 1646 cingono fianchi , e baftioni , affienandola d’ ogni parte il Mar , e il dirupo . Gira poco meno d’ un miglio , e con difugual diftanza è da una parte ducento , e dall’ altra ottocento palla dal continente lontano . Non ardivano i Turchi fermarfi coll’ armata nel porto , ma portando barche per terra , ò fabbricandole alle rive del mare , meditavano di dar la fcalata , battendo nel mentre da ogni parte in ruina le muraglie , e le cafe . Ciò a’ difenfori non dava gran pena , tencndofi quafi fepolti nelle caverne , fe non haveflero provato i più crudeli fupplicii della natura , la fame , e la fete , e poi per aggiunta la pefte , che più vorace , confumava i comandanti , e’ foldati . Cuifein accortoli di non po- lTurfii ter con la forza tentarla , nè col timore efpugnar 1’ animo Vanno all' de’ difenfori , lafciandola cinta , incomodata , molle contra Rettimo il grofl'o dell’ armi . AfpriiTimi fono i monti , che dividono quel territorio dal tener di Canea . I palli però benche ftretti fon molti , e men’ incomodo degli altri è quello d’ Armirò , lungo il Mare . I Venetiani havevano applicato a fortificarlo j ma conofciuto, che picciolo luogo impedir non poteva il paifo , nè refifter a sì valida armata, ne havevano abbandonato il penderò . Il Cornaro però col Gonzaga s’ avanzò a quella parte con due mila fanti , trecento cavalli , e quattrocento huomini delle proli , invitando gli altri di quel territorio a prender 1’ armi , coll’ additar loro la mercede infelice riportata da quei di Canea, vilmente rettati in preda a’ fieri nemici per non haverfi voluto difendere . Ma nè meno qui alcuno comparve ; e fcoperta la pefte in Cafal Mifcopì , quartiere della cavalleria, per non perder la gente , il Generale in Rettimo fi condulfe. Cuifein per tentare i paflì fpinfe cinque mila huomini a piedi , e ducento a cavallo , all’ apparir de' quali fù abbandonata Petrea , S: ogni altro luogo da deboli guardie munito . Egli poi per la via di Armirò feguitò coll’ efercito benche infetto di pefte , & in vifta di Rettimo fi condufle . Quefta città Epifcopale, che numerava circa diecimila habitanti , è pofta fopra una lingua di terra , che forma piaggia, non meritando nome di porto un picciolo feno di quattro galee appena capace, e che per