16 La pacificazione interna della Jugoslavia e la restaurazione del suo prestigio all’ estero — cui tende con lodevole tenacia il sovrano jugoslavo — dipendono in gran parte dalle pressioni estere. E queste pressioni estere — o per esser più precisi, francesi — sono in grado di render sempre più fatale il virus antitaliano che la distrutta monarchia asburgica ha inoculato nei popoli slavo-meridionali. D’altro canto vi sono ancora altri elementi che non si possono trascurare quando si voglia analizzare la psicologia jugoslava. La Jugoslavia, anche a prescindere dalla sua artificiale formazione e dai residui austro-ungarici che ne deformano la fisionomia, considerata nel suo nucleo centrale, cioè nella Serbia, è sorta da una rivolta militare e da un regicidio : premesse politiche comuni agli stati barbarici, sorti dalla degenerazione turco-bizantina. In dieci anni di predominio la casta militare che concepì ed eseguì il regicidio del 1903 creò nei Balcani uno stato d’ animo che con un altro assassinio, quello di Sarajevo, doveva provocare la guerra mondiale. La maggior parte degli uomini politici che esercitano una grande influenza nello stato jugoslavo sono stati educati in quel periodo politico, e ne sono i genuini esponenti. Non dunque una tradizione di disprezzo dei trattati, di cui, e a ragione, si accusò la Germania, ma una tradizione di vio-