i4 DELL’ HISTORIA VENETA 1644 cende del Regno , per intereifare coll’ cica della gloria i Principi del fanguc Reale nella felicità della Reggenza , haveva fatto confegnar loro il cornando dell’ armi : onde trattenendoli l’Anghien nel principio della Campagna ad ingelofire le frontiere, pofe l’Orleans con fortiffimo efercito 1’ aifedio al-Gravilint la Piazza di Graveline . Siede quefta appreífo ’1 mare fui fn/sM/Z margine occidentale della Fiandra, dove il fiume Aà la fe-oiieans. para dai confini Francell. Era con mediocre prefidio, noti mal munita nel rcfto di fortificationi, ed’ appreftamenti. Ma le provincie obbedienti alla Spagna (lavano dopo la feon-fitta di Rocroii così confufe, & impaurite, che odiando 1’ infelice governo del Melo, pareva , che quafi abborriifero la propria difefa. Mancavano in oltre i denari, e le forze ; e nel maggior bifogno difordinato il configlio da5 pareri difeor-di, il Piccolomini, che comandava 1’ armi, non potò , che prefervare Donchcrche col trincicrarvifi appreífo, e di là fpingere due volte in Graveline foccorfo. Anche gli Olan-defi dopo minacciati più luoghi attaccando il Saffo di Gant, divertivano le application!, & indebolivano Tarmi di Spagna: onde Graveline ièretta da' due Marefciali Miliare , e Gailìon , che ailìftevano al Duca, convenne arrenderli nel fine di Luglio . Quanto al Safio, indarno in altri tempi più volte ten-oantpf'fo tato > h°ra fi diede quella piazza all’ Oranges con breve con-d«U'ora», trailo. L’Orleans ddl’imprefa, e della gloria contento, terminò dalla parte fua la Campagna.col reftituirfi alla Corte, che non amava nella libera converfatione del campo veder- lo più a lungo efpofto all’arbitrio de’fuoi domeftici, & alle fuggeftioni degl’inimici . Mà l’Anghien cominciò all’hora dall’ altro canto più felice carriera . I Bavari havevan’ occu-anTtfli’ Pato Friburgo, & Uberlinghen, quand’egli paiTato il Reno, An¿b¡tnti s’unì al Marefcial di Turena , che con un corpo di altre woTtì'f,¡u militie Alemanne teneva fotto di se le reliquie de’ Vaimarefi . anjinia, u £)uca f] portò drittamente ad aifalir il nemico trincierato fopra i monti della Brifgovia in fortiffimo fito tra bofehi, e dirupi, che ò impedivano la falita, ò la difendevano con arbori intrecciati, e con batterie, e guardie diipofte ne’ luoghi opportuni. Mà intrepido a’ pericoli, & irritato dalle dif-ficultà, egli affali la fronte del campo, mentre il Marefcial di