CAPITOLO PRIMO ficie, che riguardavano la disciplina ecclesiastica (1), e il 26 settembre 1750 l’ordine era stato rinnovato, e si era aggiunto l’obbligo di riferire le leggi particolari che vi fossero, rispetto a quei Brevi o carte simili, sopra le quali « non cade per le leggi medesime osservazione veruna, e dove non si tratti se non di cose puramente spirituali di coscienza e della migliore ecclesiastica disciplina » (2). Il 23 aprile 1751 era ingiunto ai consultori in jure, tanto ordinari che straordinari, di presentare in scrittura nel termine di giorni sei, quanto fosse conveniente a deliberarsi per togliere la frequenza « ormai resa osservabile e pregiudiziale alli riguardi dello stato dei ricorsi dei sudditi nostri alla Corte di Roma » (3). E, lo stesso giorno era stata affidata commissione a Paolo Renier di presentare pur egli una memoria al Senato : ma per la delicatezza e l’importanza dell’argomento, aveva stimato prudente differire l’esecuzione del comando, per non produrre un « irritamento alla Corte di Roma » (4), con la quale la Repubblica stava allora portando a termine importanti negoziati. A Sebastiano Foscarini spettava dunque l’onore di riferire, su quella che egli stesso chiamava « materia tanto implicata » (5) ed era veramente tale, non solo per il pericolo che essa portava con sè, nei riguardi dei rapporti di competenza della Chiesa, ma ancora per la congerie di leggi in materia religiosa, esistenti in Venezia, delle quali alcune — a giudizio del tempo — non più atte al raggiungimento dei fini proposti. 2) Si accinse dunque alla faticosa opera il nobile Savio di Terraferma: ma, come ormai è fuor di dubbio, egli non diede che il nome mentre l’ardua impresa fu tutta sostenuta dal canonico Antonio di Montegnacco (6), che già molto aveva confi) Archiv. Stato Venezia, Cons. in jure, filza 560 1. c. (2) Ibidem, c. 533, 9 maggio 1748 in Pregadi « ai Vescovi tutti della Terra ferma e da mar ». (3) Ibidem, c. 534, 23 aprile 1751 in Pregadi. (4) Cfr. : Lettera dei Consultori al Principe, Arch. St. Venezia, Sen. Roma Exp., f. 73, 12 marzo 1754. (5) Arch. St. Venezia, Sen. Roma Exp., filza 73, 7 settembre 1754, allegata Scrittura Foscarini, 15 luglio 1753. (6) Don Antonio di Montegnacco, nato a Udine il 30 novembre 1699 dal conte Girolamo e da Maria Coronella, canonico di Udine, fu chiamato a Venezia. — Di lui scrisse Tassini, I friulani (ignoti) « Consultori in — 2 —