1645 PttfflDj/i-ni di Cardinali fatta dal Penttfì-ce. Efagera-tioni de! Mainar ini cantre di quell* . 'Domande' fatte dal Maixar,n* alVenttfi- ce. r Barberini perfeguitati da Innocen-X'o. 78 DELL* HISTORIA VENETA. fe di non minori calamità, che originate da paffioni private r terminarono, come per lo più accade, ne’publici mali. Pro-moffi dal Pontefice nove Cardinali, de’ quali otto ne dichiarò, & uno ritenne in petto, non vi fu comprefo il Frate Mazarini, ancorché la Reina Reggente haveife lafciato indurii con lettere efficaci a raccomandarlo. Il Cardinale afcri-vendo tutto ciò a difprezzo contra di sè, e del Minifterio, e volendo farne ftrepitofo rifentimento, cominciò ad efage-rare, che i foggetti promoili erano tutti ò fudditi della Spagna , ò da lei dipendenti. Renderli dunque il Pontefice alla Francia giuftamente fofpetto ,* doveri! perciò con lui, e co’ fuoi Miniftri fofpendere la confidenza , così ne'trattati di Mun-fter, che negli altri affari della Corona , fin’a tanto , che con prove paleil d’amor, e rifpetto non autenticaife le fue indi-nationi, Nel tempo fteifo per diiguftar il Papa , & accrefce-re le diffidenze , lo ricercava per nome del Rè di ammettere in Roma 1’ Ambafciatore Portughefe ,r concedere alla Francia la nominatione a’ benefici! Ecclefiaftici di Catalogna , ed altri luoghi acquiftati, e confegnare il Signor di Bopuis, che il trovava in Roma prigione, e eh’ era imputato d’ haver voluto , come dipendente della cafa di Vandomo, attentare fopra la vita del Cardinale. Innocentio benche folito à blandir con parole, quando co’ fatti feriva , al prefente amareggiava le negative con pungenti difcorfl contra il Cardinale : onde con le difficultà, e le paffioni inafprendoiì gli animi r fu ordinato a Grimonville dalla Reggente, che paflfafse a Ve-netia, & in fua vece fù fpedito a Roma l’Abate di San Niccolò , huomo fcaltro, e capace di feminar più difgufti, che conciliare amicitia . Supponeva Innocentio, eh’ eifendo impegnato in perfeguitare i Barberini il decoro della Corona Fran-cefe, gli forte permeilo di opprimerli, & arricchendo la cafa fua, foddisfare infieme al guiio di quei Principi, che Y ha-vevano con taf intentione promoifo al Pontificato. Pertanto cominciò a chieder loro conto dell’ amminiftratione pallata ; e aprì le orecchie a certe accufe, che ferivano il Cardinale Antonio , & i fuoi confidenti per ecceffi commeilì, quando nella paifata guerra di Parma, egli con autorità fovrana eferci-tava la legatione. I Barberini vedendo la temperta fufeitata forfè