FOGLIO OPPOSIZIONI ALLA DELIBERAZIONE 7 SETTEMBRE 1754 tici, ed economici del Governo, ed ai bisogni dello Stato. Il pieno conoscimento sarà tutto di Sua Beatitudine, il secondo del Sovrano. La permissione di riccorrere all’autorità Pontificia, verrà data al suddito in seguito dell’esame che appartiene al Senato; e la Santità del Pontefice metterà poscia in esercizio, senza minima dipendenza dalla secolare, anzi con sicurezza di buon frutto, l’apostolica sua autorità e giudizio, cosi ammettendo, come rigettando i ricorsi de’ medesimi Chierici, come riputerà convenire al ben della Chiesa. CIRCA LE DISPENSE MATRIMONIALI Opposizioni Si oppone: Che nella deliberazione si sono poste condizioni alla concessione delle dispense matrimoniali, lo che non è della competenza secolare. Dichiarazioni Si dichiara: Che la deliberazione in questo proposito è di fatto manifestamente indirizzata ad ovviare alle rispettive spese de’ sudditi, singolarmente idioti e miserabili, i quali ricorrono alla S. Sede senza aver prima fatto l’esame de’ motivi de’ loro riccorsi; onde spesso succede, di doverle rinnovare. L’esame si è riputato che convenisse farsi dai propri ordinari, ai quali sempre vengono commesse le verificazioni. É’ chiaro infatti che il Senato non ha posto in ciò alcuna condizione alla concessione delle dipense, nè è uscito dalla propria competenza; anzi che con abbondanza di moderazione si è tenuto ben lontano d’uscir-ne, non ostante, che frequenti si vedano le dispense anco nel secondo grado di consanguineità e di affinità, a favore di persone ordinarie e vili ancora, e ciò sopra le regole, e senza osservarsi le condizioni canoniche. — 273 — 18