LE ORIGINI DELLA CONTROVERSIA DIPLOMATICA che dovevano tenere in sommo pregio e venerazione le sante indulgenze. Perciò gli abusi dovevano essere repressi a qualunque costo : ed è proprio su questo argomento che trovava luogo l’ufficio del Principe. V’è perfino l’accenno alle eresie di Lutero, dovute alla trascuratezza nell’aver impedito gli abusi delle Indulgenze. Essendosi i Brevi e Rescritti di questa natura moltiplicati all’eccesso, ed essendo ogni eccesso vizioso, bisognava che l’Autorità intervenisse, dovendo ella promuovere ciò che è in edificazione come togliere ciò che è in distruzione spirituale. Perciò, se era proprio dei Vescovi vedere, se fosse ad edificazione del popolo la concessione di Indulgenze plenarie a certe Chiese massime campestri, suburbane o sparse per i contadi, alle quali l’indulgenza ordinariamente serviva per trar concorso, e questo rendeva solamente più frequenti i tripudii e le intemperanze e più frequentate le taverne, non era meno ufficio del Principe regolare quest’uso e prevenire i disordini che, col servirsene malamente il popolo, potevano nascere nella società civile. Il Concilio Tridentino lodava la buona economia nel dispensare le Indulgenze e desiderava che fosse usata la debita moderazione. Inoltre era anche un’altra ragione, per cui opportunamente il Principe doveva intervenire, cioè la ragione economica. Il Foscarini lo dice chiaro, « quando si procuri per vie ordinarie de’ spedizionieri, ogni breve di Indulgenza, prima che possa esporsi a vista del popolo sia per l’agenzia, sia per le spedizioni necessarie, non viene a portare minore spesa di due scudi, ed altri di summa ancor maggiore a colui, che viene di impetrarlo, e quante centinaia se ne licenzino in un anno, sebbene tutti forse non vengano alla Revisione, può agevolmente computarsi dalle filze del licenziamento dei Brevi, che sono voluminose e piene singolarmente d’indulgenze licenziate » (jl). Per il fatto dunque che questa gran quantità di indulgenze si rendeva osservabile tanto per la poca edificazione, che recavano al popolo cristiano, quanto per la non leggiera uscita dì denaro, che per questa si emigrava dallo Stato, il nobile veneziano si affrettava ad indicare i rimedii: nessun breve di indulti) Arch. Stato Venezia, Sen. Roma Exp., (. 73, Relaz. Foscarini. — 31 —