CAPITOLO QUINTO Qualcuno ha avanzato l’ipotesi che forse meno lunghi sarebbero riusciti i negoziati; altri invece credette doverlo attribuire al fatto che anche il Senato Veneto era propenso a chiedere la mediazione di Francia, e che, avendo il Papa presentito questo desiderio, abbia cercato di prevenirlo (1). Quest’ultima ipotesi sta in contraddizione con il grande lavoro compiuto dalla Serenissima, che aveva ripetutamente ordinato al proprio Ambasciatore alla Corte di Francia di fare il possibile « per divertire l’interposizione di quella Corona con la Corte di Roma ». Ed è pure in contraddizione con quanto viene dichiarato nella risposta data dal Re Cristianissimo al Papa con nota diplomatica trasmessa per il tramite dell’Ambasciatore. Infatti il Re, pur accettando, e volentieri, la mediazione soggiungeva: « Mais le Saint Pére sentirà aisément que sa Majesté ne peut faire usage de sa entremise avec espérance de succès, qu’autant que les Venitiens la desideront et la lui demanderont egale-ment » (2). Ciò fa comprendere chiaramente che Venezia non aveva pensato a mediazioni. Chi sostenne essere la mediazione desiderata dalla Repubblica, trasse illazioni incongrue dalla premura diplomatica del Senato Veneto di far sapere a Sua Maestà Cristianissima, come già è stato detto, che la Repubblica sarebbe stata la prima a ricorrere alla mediazione, se l’affare lo avesse consentito. Maggiore dovette essere la preoccupazione in Senato, allorché il Correr, Ambasciatore a Vienna, informò che Sua Maestà l’imperatrice Regina ben volentieri si univa al Re di Francia. Anche alla Corte Cesarea, la diplomazia veneziana dovette moltiplicare la sua attività, perchè fosse allontanato un sì grande pericolo e si insistette anche sugli stessi punti esposti dalla Corte francese. Sembrava più grave e più feriva l’amor proprio della Repubblica la questione della preliminare sospensione. Pur recentemente il Capello aveva ricevuto comunicazione in argomento dal Ministro di Francia a Roma, che si era confidato con lui, con promessa solenne di non rivelare il segreto (1) Arch. St. Venezia, Disp. Roma Exp., f. 39, disp. n. 382, 21 agosto 1756. (21 Arch. St. Venezia, Disp. Roma Exp., f. 40. Allegato: Biglietto dell’amb. di Francia, c. 18. — 170 —