LE ORIGINI DELLA CONTROVERSIA DIPLOMATICA tribuito prima coi « pareri » alla Repubblica, poi come « straordinario » nella seconda metà del 1746, nelle aggrovigliate controversie per le questioni di Aquileia, che egli aveva definito (1). Così il Foscarini poteva ben dire nel prologo alla sua scrittura, che egli per ovviare ai tanti lamentati inconvenienti, cui aveva dato e dava di continuo luogo la vessata questione del licenziamento dei Brevi, aveva creduto necessario di prendere « per compagni e per guida, nel disastroso cammino, i Signori Consultori in jure ordinario ed estraordinario i quali per i precedenti esami prestati a questo medesimo argomento e per debito di uffizio e per comando preciso di Vostra Serenità mi hanno di continuo sostenuto e mi lusingo eziandio guidato a quella mèta, alla quale, se non potrò pervenire con laude, comparirò certamente libero da qualunque rimorso, avendo contribuito il mio più attento studio, ed il più indefesso travaglio nel visitare le parti dell’importante e delicata materia » (2). Per consultori però dovevasi intendere il Montegnacco. Questo ecclesiastico, che era stato chiamato dal Governo di Venezia a servire la patria, era riuscito a procacciarsi la stima universale ed a penetrare gli animi dei reggitori, e, desideroso come era di aprirsi buona strada (3), aveva dato mano a quella scrittura della quale più tardi doveva rivendicare la paternità (4). Che lo spirito animatore del canonico friulano, fosse solo un senso di profonda pietà evangelica tutto ispirato ad una correzione di cattivi costumi del clero veneto, a frenarne gli jure » della Repubblica di Venezia, voi. I, Don Antonio di Montegnacco, Udine, 1908. — Le scritture di questo consultore sono state da lui stesso raccolte manoscritte in undici grossi volumi esistenti tra le Filze dei « Consultori in jure » presso l’Archivio di Stato di Venezia. (1) Cfr. : Tassini, La questione storico-giuridica del patriarcato di Venezia, Genova, 1906, pag. 201-209. La questione del patriarcato di Aquileia era stata la causa che aveva trattenuto il Renier di eseguire il comando ducale nel 1750. (2) Archivio Stato Venezia, Relazione del Savio Ser Sebastiano Foscarini, 15 luglio 1753, Sellato Roma, Exp., filza 73. (3) Archivio Stato Venezia, Disp. Roma Exp., f. 38. Disp. n. 230, 21 settembre 1754, « studia cattivarsi gli animi dei Principi ». (4) Nella trascrizione di propria mano si dice: «e nota che dall’eccellentissimo Savio Foscarini fu formato solamente il principio e il fine di detta scrittura; e tutto ciò che sta tra questi due segni * fu esteso da me Canonico Antonio di Montegnacco ». Archiv. Stato Venezia, Consultori in jure, filza 560, c. 533. — 3 —