LIBRO PRIMO. 43 fupplicio con vedi mentite all’ u fo d’Italia, come fé foifero i rei dell’ incendio. Il Selitar dunque partito da Navarino il vigefimo primo di Giugno , in tré giorni arrivò a villa dell’ Ifola di Candia con trecento fettanta otto legni, che con vele gonfie, bandiere fpiegate, e ilrcpito di militari ilromenti in figura vaftiffima di mezza Luna davano tremenda moftra delle loro forze. A tale villa con fegnali dalle guardie di Capo Spada avvifati i popoli fin hora lufingati dalla iperanza, fi pofero eiiì in eilremo fpavento. I campi erano pieni di grani, e di frutti, i cafali di gente : chi raccoglieva in fretta le robe , chi le lafciava 3 le mogli, e i figli, ò feguitavano piangendo i paiTì de’ mariti, cde’ padri afflitti, ò li ritardavano con (Irida importune. Alcuni fi ricoverarono in Canea, la maggior parte cercò lo fcampo ne’monti 5 onde in momenti apparì pieno d’horrore il paefe prima popolato, & a-' meno. Bernardino Mengano, c’haveva cura di cuilodire la piaggia , vi accorfe con la poca gente, che raccoglier potè , e dalla Canea forti il Conte Gio. Domenico Albano Governatore con quattro compagnie di Fanti, & alcuni cavalli de’Feudatarii fotto Francefco Pizzamano j ma fe i primi non poterono per la loro debolezza.refiftere , gli altri appena giunti a Santa Marina , furono richiamati per dubbio di perderli nella fcarfezzadi prefidio, in cui fi trovava la piazza. Lo sbarco perciò feguì a Gogna fenza o-ilacolo con piccioli legni fotto le prore delle galee , & il calore d’ immenfo numero di cannoni. Sbarcate con celerità le militie , 1’ ideila fera il Capitan Bafsà s’accollò allo fcoglio di San Teodoro dittante due miglia dalla Canea , che ferviva , per ifcuoprir il mare , e foleva haver due recinti, 1’ uno nella parte più alta, che incapace d’ ogni difefa era (lato diftrutto j l’àltro più a bailo , che fuiTifteva, governato dal Capitan Biagio Giuliani da Capo d’ Iftria con prefidio di feifantacinque foldati. Il Giuliani vedendo i Turchi, con la fpada in mano appena aiTalito il Forte, entrarvi da tutte le parti, preferendo morte ftrepitofa , e fplendida a fer-vitù miferabile , di fua mano acceie la polvere, e volò in aria in-fieme con i nemici. A dieci, ò dodici foldati ièmivivi tratti dalle ruine , in pena dell’ ardire del comandante fece il Capitan Baf-sà sù la prora della fua galea troncare la tetta . Mufsà lafciando, che le militie fcorreflero, & incendiaifero la Campagna , pofe a Cafal Galatà,quattro miglia dalla Canea lontano,il quartiere. Sta 1645 Arrivo dell’ armai* turcbefca all'ifeìa di Candia. Sbarco de’ Turthi vicino a Canti. Morte gt. tierofa di Biagio Giuliani. Deferiti*-ne di Carta .