LE ULTIME TRATTATIVE 3) La notizia della sospensione del Decreto deliberata dal Senato aveva rallegrato l’animo del Papa e dei membri del Sacro Collegio. Il Decreto di sospensione non era però ancora stato emanato, col pretesto che si attendeva risposta di formale approvazione da parte delle due Corti. Che ciò fosse un semplice mezzo per tirare in lungo altra volta le cose a Venezia, si desume dal fatto che il pensiero delle Corti era già noto alla Repubblica: il Papa fece vista di non comprendere, e per dimostrare il suo gradimento alla Serenissima, annunziò solennemente, che avrebbe dato principio alle conferenze (1) anche prima che il Decreto di sospensione venisse emanato. Furono deputati a trattare con l’Ambasciatore a Roma i Cardinali Ar-chinto e Spinelli. Il 16 gennaio 1758 la Segreteria di Stato con biglietto, notificò a Sua Eccellenza Correr il giorno della prima conferenza. Questa bonarietà di Benedetto XIV, destò un senso di meraviglia nell’ambiente diplomatico : ne ebbe stupore il Villefond che discorrendo al Branciforti in Venezia, non sapeva capacitarsi come il Papa avesse concesso i colloqui senza attendere la sospensione del Decreto (2), mentre il Bernis da questo atto, giudicava Benedetto XIV « un Papa santo, ma non politico » (3). La bontà d’animo del Pontefice non portava a sospettare che Venezia venisse meno al suo impegno altrimenti essa si sarebbe gravata di nuove colpe. L’Ambasciatore Correr aveva assicurato di inviare subito un corriere al Senato, per eccitarlo a pubblicare il Decreto di sospensione. La premura poi con cui Venezia aveva dimostrato il desiderio che l’affare venisse al più presto concluso, l’aver scelto un canonista consulente nella persona del Conte Florio canonico di Udine, e le raccomandazioni fatte all’Ambasciatore a Roma, che riferisse prontamente sui colloqui avuti coi due Cardinali, davano sufficiente garanzia della grande importanza che la Repubblica attribuiva al negozio. (1) Arch. Vaticano, Nunz., Venezia, voi. 319 • Registro di lettere a Mgr. Nunzio, c. 324, 3 dicembre 1757. (2) Arch. Vaticano, Nunz. Venezia, voi. 218, c. 365, 21 gennaio 1758. (3) Arch. St. Venezia, Disp. Roma Exp., f. 40. Alleg.: Disp. Ruzzini, 26 febbraio 1757. — 199 —