LE ORIGINI DELLA CONTROVERSIA DIPLOMATICA nell’ambito della legge la revisione delle carte. Lo studioso della .storia della Serenissima non può omettere questa così importante trasformazione di un istituto, cbe se è connesso con la storia dell’exequatur e del placet che si trovavano anche presso altri Stati, se ne discosta però per quella « previa licenza » del Principe, che fu forse il movente principale di tanta tempesta scatenata a Roma. Il Decreto 7 settembre 1754 riprodusse la scrittura: e forse — in ciò il Tassini ha ragione di dubitare (1) — il Monte-gnacco stesso ne fu anche l’estensore materiale. Approvato con ottantasette voti favorevoli contro venti contrari e diciassette non sinceri, volle il Senato dimostrare come fosse « sua mente risoluta » che fosse data immediata esecuzione alla deliberazione presa, incaricando lo stesso Mon-tegnacco consultore straordinario che fino alla compilazione del capitolare dovesse assumere il carico di rivedere le bolle, brevi, ed altre carte provenienti di fuori sotto la presidenza del Savio Sebastiano Foscarini (2). (1) Tassini, I friulani, etc., op. cit., pag. 35. (2) Giova ricordare che il Decreto 7 settembre avendo trovato fino da principio delle opposizioni, ebbe subito anche degli apologisti. Fra questi citiamo un ignoto di cui esiste una interessante memoria.. Cfr.: Archivio Stato Venezia, Miscellanea manoscritti, B.a 147, N. 20. Lettera di Timoteo Guadan ad un suo amico in Roma sulle differenze attuali fra la Corte Pontificia e la Serenissima Repubblica di Venezia, scrittura di carte 39.