LIBRO Q_U ARTO. 229 la pena $ altri con efemplare clemenza furono compatiti . 164$ In Italia ili alcune città, così dello Stato Ecclefiaftico , che altrove, il popolo ò fi rifentì per la fame, ò fi fcoife per Tumulti quel fatai furore, che tutti agitava. In Vicenza fù il moto ì£*nbV leggiero, mentre imbarcati alcuni grani per efler condotti a della (art-Venetia, una vii femmina cominciò a gridare, che il popolo farebbe perito di fame : a che accori! alcuni giovani otiofi, «f.« Svaligiarono quel poco formento . Poteva dilatarti lo Strepito , fe i Deputati della città accorfi co’ Nobili, non haveifero fo- fmmimm pito il rumore. Spedito poi a Venetia il Cavaliere Vincenzo jw-Negri a proteftare la loro publica fede, & a chiedere, che i,tav,nt • dal Senato s’inviaife foggetto a gaftigar’ i rei, e confolar i migliori j vi andò Giovanni Capello, Proveditor in Terra ferma, che col fupplicio di quella donna, e di un’huomo, vi Stabilì la quiete primiera. Poi vi fù mandato Luigi Fofcarini, che molte cofe regolò nella politia, e nell’ amminiftration del governo. La Spofa Reina di Spagna infieme col Rè d’Un- p«fagiì» gheria fuo fratello, defiderò in quelt’ anno per lo Stato del-la Republica paifar d’Alemagna a Milano j & il Senato de-putò il Proveditor Capello, che li accogliefle con degna ma-gnificenza. Il Rè poi per lo iteflo cammino ritornò poco do-po in Germania : poiché penfando egli d’andar in Spagna con la Sorella per moftrarfi a’ popoli, & alla Corte, e difpor-re le nozze fue coll’ Infanta, parve troppo Strano a’ Ministri, che con quelle di Filippo, gli Alemani quafi confonder vo-leifero i funerali della Sua fucceifione ; onde fecero faper in Milano al Rè, non convenire eh’ ci paffaife più oltre. Il Fine del Quarto Libro : H. Nani T. 11. P ì SOM-