124 CAPITOLO X. di cui si tratta, o ci convinceremo che in realtà il lavoro di disfacimento costi verificato«, è tutt’altro che il massimo clic le onde sieno atte a produrre. Nè il detto fanale ó ancora nel punto più esposto, e quella che lo flagella non può dirsi ancora l'onda insuperabile, l’onda limite. Nei paraggi di Capo Frio non si vedono di corto i grandi e veloci marosi del Capo Horn, di quello di Buona Speranza, del Golfo di Guascogna, e va dicendo. X. È quindi più che permesso conchiudere che l’ipotesi, la quale considera la formazione dei nostri liti come lavoro dell'alluvione marittima portata dalla traversia e combinata o no colla fluviatile (del resto sottostante anch’cssa in gran parte all'azione dei venti) rimane perfettamente conformo ai mezzi della natura, poiché è provato che essa può benissimo raccogliere il proprio materiale d'interrimento alle volate profondità, quali che sieno oggi, quali che elleno fossero mai state nei periodi iniziali di cui abbiamo insieme considerate le fasi o i procedimenti. I quali, seguendo oggi le stessissime leggi, non possono, anche dopo l'esilio dei fiumi, non lasciar prevedere gli efletti loro. B àò non già colla relativa precisione della semplice congettura, ma, come ho detto altrove e stimo il caso di ripetere, poco meno che con quella matematica dell' interpolazione operata da chi, conosciuta la legge di una serie, si trovi per tale conoscenza già in grado di calcolare il preciso valore dei singoli termini. Le cose anteriormente espresse dimostrano come il successivo fatto alluvionale, che deve riguardarsi come il creatore dei nostri litorali, «a d'ordine essenzialmente marittimo. E pongo 1‘ tttensialmmie anziché il principalmente, che sarebbe più cauto e non ofionderebbe in modo cosi reciso molte rispettate affermazioni, non già perchè io sogni