GUERRA SOTTOMARINA 101 invece lo mie macchine Brotherhood a tre cilindri, che sviluppano la forza di CO cavalli, mi permettono di correre alla velocità di 20 e anche 25 miglia l’ora, essendomi anche cresciuta una seconda elica. « Oltre a Roberto Whitehead, anche Rendei, Tumer, Mac-Kvov, Mac-Donald, Reunert, Otto Sack, Schwartzkopf ed altri hanno atteso alla mia educazione forzata. Ma nuovi tiranni hanno finito per stancare la mia pazienza ; i signori La?, Bnllard, Coda-Canati, Ericsson, Smith, Cooper, Key, Pugibert, Hennebert, e recentemente Williams, Bronnan, Siins ed Edison hanno avuto anche l’impudenza di usurpare il mio libero arbitrio, cooperati da quella strega che si chiama Elettricità, e dirigendomi, a loro piacimento, contro le navi da distruggere. Ma già a cotesta strega onnipossente aveva anche pensato un secolo e mezzo la quel bello spirito di Beniamino Franklin, quando proponeva di uccidere un tacchino mediante la scossa elettrica. < Ora a cotanta efferatezza io non ponso resistere, e preferisco morire ! • Addio, poesia dell'antica guerra navale ! * Addio, stupende manovre d'intere squadre a vela, che 'ombravano giostre di candidissimi cigni ! < Addio, teoria di Hoche e tattica di Nelson 1 « La guerra navale colle torpedini e colle torpediniero sottomarine diventa una guerra d* insidia, ridiventa ciò che era in America nel '62, un attattinio nella tua peggior forma, una maniera barbara (nnchristian) di guerreggiare ! Io non posso sopravvivere a tanta depravazione». Cosi terminava con accento malinconico 1' autobiografia della sconsolata torpedine, alla cui lettura io provai un senso di profonda mestizia. Essa dev' essere stata sorpresa certamente da qualche forte tempesta nel mare del Nord o presso le coste di Nor-