244 CAPITOLO XV. che sia arrivata già ad ano stato di evoluzione molto avanzato. La ellittica si trova nella cintura e ad occhio nudo si presenta a guisa di un lume visto a traverso una lamina sottile di corno.' Continuando il prolungamento della diagonale di Pègaso si trova * di Perseo, il liberatore d’ Andromeda, il quale rappresenta il genio primaverile, che non solo riconduco i giorni lieti e sereni e fa prevalere la luce alle tenebre, ma rinnova la scienza e la vita. L’insieme di a di Perseo e di y e 8 A'Andromeda colle quattro stelle del quadrato di Pegaso forma una grande figura avento molta rassomiglianza con quella dell’ Orsa maggiore. La 8 di Perseo, detta A Igoì, fa un angolo retto coll' a della stessa costellazione e con f d’Andromeda od è una di quelle stelle, che ad intervalli regolari perdono in poche ore quasi interamente la loro luce e poi in breve la riacquistano. Il periodo di Algol è di 09 ore e questa stella di seconda grandezza diventa per 6 minuti di quarta grandezza. Per spiegare questo fenomeno si suppone vi sieno nello spazio corpi oscuri o satelliti delle stelle, i quali, portati dal proprio movimento intorno a siffatto stelle, passano a periodi determinati fra la stella e la Terra. Si ò inoltre osservato che la variabile Algol, mentre sta por i .‘lido la propria luce, si allontana da noi, e a noi subito dopo si avvicina. Nell’ impugnatura di Perseo vi è una macchia pallida, ammasso di stelle risolubile con un modesto cannocchiale. Fra Perseo ed Andromeda si trova il Triangolo, il quale si leva e si corica eoìVAriete. Iginio credo di vedere in esso la divisiono della Terra in tre parti, fatta da coloro che scamparono al diluvio. I Pitagorici mettevano nel triangolo l’origino di tutto le cose. Il triangolo fu consacrato alla divinità e più specialtueuto alla sua sapienza. Alcuni videro in esso la iniziale greca del nome di Giove. Sotto il Triangolo si adagia V Ariete, simbolo del prin-