Capitolo XX. AFFONDANDO!. DAL TEDESCO) Da tre giorni soffia impetuoso il maestrale. Indarno il marinaio pericolante cerca con l’occhio ansioso fra le nubi, cui il vento trasporta rapidissime, un segno foriero di buon tempo, indarno ; — 1’ oceano è un deserto grigio, nerastro, solo qua e la brizzolato da una schiuma bianca, gelida, irrompente ; — l’orizzonte è scomparso nelle spruzzature delle acque e sembra fondersi col cielo in un ammanto di morte ; — dalla lontananza confusa, ondeggiante, schiumante, si spingono innanzi i marosi come immani fantasmi, si accavallano, »' inseguono furibondi, si slanciano roboanti contro i fianchi della nave, che ad ogni urto, ad ogni rollata, geme ]>er tutte le sue fibre. Da ieri l’altro il carico pesante, male stivato, pel rollio irregolare, stanchevole, ha fatto aprire una falla.... Da quel momento, incessante e il lavoro alle pompe e di e notte si affannano i marinari per la vita che sfugge. Su e giù, su e giù ! Senza respiro, senza pensiero, senza sentimento sono i marinari inzuppati d'acqua ghiacciata, a