I,A macchina a vapore Dall’ ignea sferza dileguata o scema Sia la eagion della fumante uscita. Altra pur t* inserì girevol doccia (.lome a rincalzo, e l'ordinò si fatta Che l'un de’ capi suoi nel bulicame Tien sempre immerso, e l’opposito insala Fuor del naviglio, e con perpetua vece Infonde il mar dove la fiamma asciuga : La i|ual se molto divampando il fero Turbine ingrossi de’ volanti offluvii Pur lì s'interza di minor sifone Tondo spiraglio, in cui sovente ¡sfoga Quel gran soperchio, e via per 1’ animella Che nel transito suo scatta leggera Va sciolto all’aer vivo e si disperde. Scema cosi la quantità eh’ urtando Per troppa tesa alcune volte in brani I^anciò le tempre d’ogni «aldo schermo, Segue il vapor con misurato ascenso La prima entrata, e dolcemente infuso Nell’ alvo d’ una tromba ivi sue forze Tutte sprigiona e a bene oprar comincia. Attenda or qui ciascun con»' io disgroppo Più forte nodo. I>a rairabit tromba Co* pie P interior dificio abbranca, E aderge il fusto che d‘un largo i«tesso La cavità che non ha »gembo aggira : Lo «tremo è chiuso e $ incappella il nomino Iti lamina tegnente, e giù vi casca Da vertical sospeso asta di ferro Cilindrico volume, e per lo vano A srender sempre ed a salir disposto Mobile è si che non accerta il dove. Sopra la base. e «otto in ver la cima