•* 34 DELL' HISTORIA VENETA . 164^ del /angue, che coflerebbe la guerra improvifa, l’ingreffo ne porti, e l unione de legni. Ejfer quafi defiderabile, che la tempefia, che minaccia il campo C bri (lì ano, fi jcarichi a Malta, dove la refìfien%a generofa de Cavalieri promette ficura dife-fa e fe pure in altra parte d Italia cadeffe, i Principi farebbero dal proprio perìcolo folle citati al foccorfo. A lì bora il Senato con pietà farebbe le parti fue ì tratanto ejfer e più fi-curo con figlio, offervando la pendenza di cofe, attendere gli accidenti del tempo, udire i configli de Princìpi, e deliberar poi, ò il foccorfo agli altri, ò la propria difefa. Il Senato per T autor^à de’ Soggetti, e per la forza delle ragioni, tra pareri contrarii variamente agitava, e confondendofi le fpe-ranze co5 defiderii, e la credulità col timore, fluttuava fecondo che giungevano le notitie, ora degli armamenti folleciti ¿onulfs'. de’Turchi, ora delle loro fallaci lufinghe. Ad ogni modo TX*!* ne^ Pr^nc^P^° dell’anno fà ordinato, che in Candia s’ armaf-fu/jìati. fero venti galee, e che in Venetia fe n’alleftiifero trenta, c due Galeazze . Alcune Compagnie di Soldati furono parimente in Candia fpeditecon gl'Ingegnieri Vert,San Vincenti, e Ser-