16« CAPITOLO XII. A costruirò le quali, nei secoli XIV e successivi, ormai c'ò noto, valevo la granfio esperienza del mare, la quale, fra altro, ci è attestata dalla complicata operazione che assunse i nomi di raion, tolda e suina del mar (elogio ‘). L’ uso di queste non 6 il momento di esporre, bastando il dire com’avessero loro fondamento in un’accurata misura delle distanze dei luoghi e delle posizioni riferite ai venti. L’una determinazione e l’altra si Scavavano colla pratica delle corso più volte ripotute, colle stime di velocità, colle osservazioni celesti e da ultimo anche colla bussola. I portolani dove trovavansi annotati i porti, le isole, gli scogli e i vari accidenti costieri colle loro posizioni e distanze e direzioni rispettive, erano il primo mezzo per compiere le rotte, come Marte loto u. d. loxodromisehen Karten, in Zeitsch. fur iritsensch. Erdkunde, Anno II, 1881. pag. 129 e 180; — Peschel, Gesch. der Erdk. ; Fischer, op. cit. — Do Simoai, op. cit. ecc. l) L’uso vero della raion del martellio fu scoperto dal Toaldo (Saggi di Studi Ven-ti, Venezia, Storti. 1782), il quale per* ne volle dedurre la conoscenza della trigonometria presso i Veneziani. Invece essa rason consiste in tabelle costruite empiricamente e, secondo probabilità, con riga e compasso, forse spiegabili più facilmente colla trigonometria, ma che servivano precisamente e in modo spiccio alla pratica. Il marinaio non incontra nessuna iliffl-coltà Jier raggiungere un determinato punto quando ne conosce la direzione ed ha il vento favorevole. L'elemento della distanza (eh' egli può conoscere per esperienza propria od altrui) e quello della velocità della nave (che gli vien insegnato dalla pratica" gli possono bastare a designare anche il tempo che dovrà impiegare per compiere la rotta. Ma se non ha vento favorevole, cali devo allargare, cioè' vien allontanato dalla sua rotta, il che gli permette di avanzare poco o anche non glielo permette afTatto. Per rimettersi sulla vin giusta (ritornare) e poscia avanzare di ritorno al suo scopo egli deve faro un calcolo che gli dica di (pianto ha deviato e quante miglia gli occorra di percorrere per riguadagnare il perduto e raggiungere la meta. La rason del martelogio