204 CAPITOLO XVIII. medico e poteva come tale vedero cose possibilmente sfuggite agli occhi profani degli altri. Del restii la tisi e malattia comunissima alle due razze, il temperamento linfatico è proprio di tutti gli abitanti delle regioni calde, e la cario dentaria ò un triste retaggio della razza europea, che la trasmette indistintamente a tutti i suoi meticci. Col moltiplicarsi dell« comunicazioni e delle vie commerciali, di fronte alla rapida scom[iarsa dei polinesiani puri, si vedrà dunque sorgere nol-rOceunia una popolazione meticcia non meno bella e interessante della popolazione aborigena *). Ma e probabile che anche nei meticci i caratteri derivati dalla sorgente polinesiana vadano gradatamente, se non a scomparire, ad attenuarsi con l'andare «lei tempo. Il dott. de la Quesnerie trova già che gli abitanti di Pitcairn ritornano manifestamente ai caratteri della razza anglo-sassone. Ecco come egli ce li descrive: Gli uomini hanno ingenerale una statura elevata ed un vigore non comune, favorito dal loro genere di vita esente da ogni eccesso; la loro tinta chiara, il loro naso aquilino tradiscono poco la loro origine. Nulla di particolare riguardo ai vestiti, che essi ottengono dai bastimenti di commercio per via di scambi. Le donne vestite, come usasi in Polinesia, di lunghi camici, sono in generale di temi>eramcnto linfatico. Esse hanno il naso aquilino, gli occhi bellissimi, le labbra leggermente spesse. I capelli son neri o bruni, generalmente ondidati; i piedi larghi, le gambe grosse, la tendenza all'obesita le avvicinano alle tahitiane e come esse camminano abitualmente scalze. Il vigore degli uomini, la bellezza delle donne sono cele-lebrati pure dai viaggiatori che visitarono la colonia piteair-niana dell'isola Norfolk. Ciò che colpisce in loro è la genti- ’) Vedi su tale argomento: € Qiatrek.vgks. Hommes fossiles et hommes saurages », p. 236 e seguente.