11. FORZAMENTO DEI. TAMIGI
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 che atto bellicoso a danno degl'inglesi. Bd i mercatanti che ‘■oraponevano la Società africana, presentarono nel 10<il alle due Camere taluni reclami circa la condotta tenuta a riguardo delle loro navi in Africa e nelle Indie dai rivali olandesi. •
    La somma ch'essi reclamavano dal governo d'Olanda era di 800.000 lire sterline. Li Camera de' Comuni preso la faccenda molto a cuore, il Duca d' York consigliato dai suoi amici in trinai ed anche da un suo antico privato astio contro la parte liberale che allora reggeva le Sette Provincie, appoggiò la causa dei mercatanti, e prestò alla Compagnia africana alcune navi da guerra che sir Roberto Holmes tolse in comando. Questi, nel febbraio del 1004, andò in volta lunga la costa di Guinea, ed oltrepassando i suoi poteri, occupò it forti' olandese di Oorée, distrusse parecchie fattorie, ed attraversato l'Atlantico, diede fonilo dentro I’ Hudson, Li dove sorgeva Suora Amsterdam che occupò, e cui moto il nome in Suora York, per onorare il primario «miraglio d* Inghilterra. Ai reclami dell'Ambasciata olandese, Re Carlo rimise che Holmes non era in qoell'istante ufficiale della marina regia, ma bensì della Compagnia, che sarebbe stato tradotto sotto processo e che il conto dei danni patiti sarebbe stato liquidato a favore deU’Olanda.
     Notisi che in quel tempo Michele di Ruyter«e Lawson erano stati spediti in Mediterraneo «lai rispettivi governi per oprare di concerto a castigo dei Barbareschi. Rnvter togliendo a pretesto istruzioni inviategli, lasciò il Mediterraneo, corse in costa di Guinea a rimettere le cose a posto, e veleggiando jwscia alle Antille, catturò venti navi mercantili inglesi. Lawson che aveva sospettato la partenza di Rovter nascondesse qualche tranello, ne aveva avvisato per lettera il Duca, il quale, come caj>o supremo della marina, sequestrò centotrenta navi olandesi ancorate nei porti deiringbilterra. Erano questi veri prodromi di guerra e ditatli essa fu indetta ufficialmente poco stante. Il 21 d'aprile