1646 AJfedit di ¡fittimi). Sortita de' no fi ri infeltcttnttt te r infetta. 108 DELL' HISTORIA VENETA per il fluffo del Mare è quali fempre interrito . Dove s’ uni-fce quella penifola al continente , la cingeva imperfetta muraglia con qualche fianco , fottopofta ad alcuni luoghi eminenti , che la potevano battere. Appena, contra il guilo degli habitanti , che in procinto di perder tutto , credevano di poter falvat qualche cofa , s’ havevano tagliato all’ intorno vigne , e ulivi per far la feoperta , e lavorarvi trinciere ; ma dentro (lavano in piedi le cafe fin fotto il cartello , pollo nell’ eilremità un poco più rilevata sù ’1 mare con quattro baftioni fuori di regola , e con poche difefe . Cuf-iein con improvifo affatto fperò di guadagnar le trinciere j ma rifpinto con perdita di trecento de’ fuoi , s’ accampò per avanzar 1’ efpugnatione con più regolate mifure . All" incontro i difenfori conofcevano di non poter lungamente foftenere 1* imperfettion di quel fito ; e fe di fuori battuti da’ Turchi , erano dentro flagellati da fieriflìma pelle . Ma più importava , che 1’ armata di mare accorfa per invigorire la refiftenza , non poteva nella tempeiloia ilagion dell’ Autunno a quei lidi importuofi fermarli . Dunque fù rifoluto di tentar qualche fpedito rimedio d’ allontanare il nemico j nè altro ne fovvenne di più pronto , che di fortir fopra le batterie , e tentar di fpianare gli approcci . Sbarcati perciò dalle navi due mila foldati , & altri mille cavatine dalla piazza, forti da una parte il Gonzaga con gl’ Italiani, & ol-tramarini a piedi, e quattro compagnie di cavalli j e dall’ altra il Colonnello Dumefnil Francefe con truppe della fua natione, e d’Olanda $ ma cjuefte, appena fatta una fcarica , prefo fpavento, fenza faperii da che, gettate l’armi , voltarono le fpalle, gettandoli al mare , dove molti affogarono , & altri furono raccolti da’ palifchermi . Il Colonnello vilmente nafeoftofi, abbandonato il fervido, più non comparve . Dall’ altra parte s avanzavano alquanto i foldati 5 ma intefo il rumore , e la fuga de’ loro compagni , prima la cavalleria voltate le briglie , poi tutto il relto fi diede alla fuga . Feriti reftarono il Conte Noris , che conduceva le genti di Parma, & il Colonnell’ Ornano , che guidava i Corfi . Solo gli Oltramarini bravamente fi diportarono -, poiché il Governatore Deli MarcoYich con fuo figliuolo , & alcuni altri penetrò