LIBRO TERZO. 89 allettare altri con la grandezza del premio a sì lodevol’ efempio, 164)5 da’ Savii del Collegio veniva propofto di fcrivere nel libro d’ Oro ( è quefto il catalogo delle famiglie Patricie , delle quali la Republica fi compone ) il nome loro , e de’ difendenti, per effe re ammeifi a tutte le prerogative , di chi per fortuna di nafcita partecipa del governo. Angelo Micheli Uilo degli A voga dori di cVtrMt-Comun , che vi dilfentiva, orò nel Maggior Configlio , con gran lo Micheli t sforzo efagerando la novità della propofia , le confeguenze dell’ ^v°^forJ0\ efempio , la pratica de' tempi andati j e con pieno difcorfo confi- configli. derò elfer così tenue il fovvegno di quattrocento mila ducati, che con altri mezzi fupplir fi poteva ; in fine moftrando dolore , e maraviglia tacque , e tacendo accennò molto più, che non dif-fe. Ma Giacomo Marcello Configliere con pofatì concetti in softtnatc tale fentenza rifpofe. Som due gemelle la Libertà, e ia Di- mSiPo\ gnità della 'Patria 3 e fe quella per dote hà il governo, quefi’ configli er,, bà per appannaggio gli Scettri j e le Corone fono i fuoi ornamenti . Non pojjono mai abbandonarfi, nei una fen^a i altra fuffifte j perche il Principato su la bafe de Regni s innalza, e coll eftefa degli Stati, col numero de popoli, col pefo delle for^e fi mifura il dominio. Dunque fe amiamo , che i titoli pii) inftgni fregino la Republica : e che la nofir Arìflocratia non fia nome vano, C? ombra nuda deli antica gloria de’ no-fìri maggiori, ci conviene difendere gli Stati, (j3 i fudditi , asoldar militi e , rinforzar i armata , pagare la vita, e 7 fangue a guerrieri, il fiato, i fudori alle ciurme . Sarebbe voto ambitiofo, e forfè anche maligno, fe per non por fi al fianco , chi la forte del nafcere non ci ha rejo uguali, voleffi-7no infiacchir la chfefa, lafciar le provincie a barbari in preda , e feri ver fopra i noftri fepolchri l infaufìo cafo di baver perduto i Imperio, che i noftri Maggiori han fondato col valore , e confervato con la modeflia. Sì, che di tutto fi tratta, perche in Candì a, in Dalmati a, su V mare , fi difende Veneti a, quefi a bella città , fede fortiffima deli Imperio . A ciò mirano i Turchi feroci dì fuperbia, e di fdegno , alla profanatone di quefii Tempii facri , allo fpoglio delle cafe opulenti, ali incendio de famo fi edificii, al majacro del popolo fedele , alla clefolatione deli antemurale robufio del Chrìfitane fimo. E dove faranno ì noftri tìtoli tra le mine della Città , , e le