20fi CAPITOLO XIII. principale dell» potenzialità del pirosrafo moderno e ni manifesta in commercio con la possibilità di affrontare quei noli minimi, i quali riescono invece insufficienti a soddisfare ai bisogni del naviglio antiquato e meno perfetto. I recenti risultati del vapore Tekoa, costruito dai signori Gray e G. di West Hartlepool per la Xeic '/.talami Shipping C., offrono un sorprendente esempio della efficienza del moderno piroscafo. Io non cito questo caso siccome un esempio di navigazione a grande distanza, sibbene per dimostrare a che punto il disegno accurato e la buona costruzione abbiano portato il cammello del mare, qual* è il pirosrafo da carico, il cargo-boat. Questo piroscafo stazza 264fl tonnellate nette di registro, corrispondenti a 4050 tonn. lorde ed ha una capacità in peso morto di 0250 tonn. Le camere refrigeranti ponno contenere 70.000 carcasse di pecore e montoni. Le macchine sono a tripla espansione, e il vapore è procurato da tre caldaie, con dodici forni in tutto, alla pressione di kg. Il Vi per centimetro quadrato. La velocità alla prova fu di nodi 11 >/»• Orbene, nel primo viaggio di andata il piroscafo navigò da Tetieriffa ad Auckland (12,059 miglia nautiche) senza una fermata e senza nemmeno rallentare la velocità. L'intero viaggio durò 58 giorni e 2 ore (narìgazione effetti-ni) da Londra ad Auckland, e la velocità media risultò di 10 nodi, con un consumo di combustibile di 21,590 chilogrammi |>er giorno, compreso quello delle macchine ausiliarie. Tale traversata — osservo per incidenza — non è la più lunga che sia stata compiuta, perché il Pukaki e il Tarmai, costruiti »lai signori Dennv di Dumbarton, navigarono dalla Clyde a Duneilin (Nuova Zelanda), una distanza di circa 13,000 miglia, senza mai fermarsi, et! altri vapori, fra cui appunto il Santo», citato più su, han fatto viaggi di quasi eguale estensione. Ora durante il viaggio del Tekoa furono consumate 1257 tonn. di carbone, e cioò circa 200 chilogrammi di carbone per ozili tonnellata di cai-ieo; in altri termini il Tckna trasportò una tonnellata di carico consumando quattordici grammi di carbone per ogni miglio.