CAPITOLO IV. influenza all'infuori di quello della serena ispirazione del genio e dello scienze. Oltracciò un Istituto il quale debba accogliere nel suo »«no ufficiali di maro e di tèrra, ingegneri militari e civili, costruttori privati e professori governativi, deve essere lasciato interamente libero delle sue azioni, le quali del resto si debbono limitare ad uno scambio di idee fra'soci a generale beneficio degli studiosi. Ma quale sarà l'effetto immediato ? Che ogni socio sarà tentato a (are una comunicazione sopra un dato argomento e gli atti dell'istituto diffonderanno nel pubblico le sane e nuovo idee. In pochissimi anni la nostra letteratura tecnica si sarà arricchita di un materiale che sarebbe andato disperso o che non a\ reblie mai visto la luce e forse non sarebbe stalo concepito, e subito dopo i libri verranno a compilarsi su materiali, notizie e indagini nazionali. Come la civiltà di un popolo si riverbera e misura nella sua letteratura, cosi è delle grandi marine, le quali non vanno riguardate come semplici ed empiriche industrie, ma come brillantissime manifestazioni della vita dei forti popoli. I‘er dimostrare quanto sia evidente il bisogno di istituzioni siffatte dirò solo che la Francia (la quale possiede una tradizione navale illustre e una letteratura tecnica splendidissima. che si rispecchia in cotante opere classiche, dei celebrati tratta'i dì Bougner, l)upin, Eolcro, d’AIembert o dell' Aliate Bosstiet, che servirono di norma agli stessi inglesi, sino ai moderni Freminville. Le I>io«t, Bienavmè, Hauser, per tacere di molti altri) 6 teste riuscita a creare una di queste istituzioni altamente beneficile che. propagando principalmente il gusto per le cose di mare, fanno conoscere meglio Tindus'ria marittima e stimolano l'emulazione, cosa di coloro che castriti-