LA BATTAGLIA DI CAPO d’oRSO 63 genovesi Pellegrina e Donzella, le assalta, già sta per conquistarle, quando eccoti Lomellini. Fedele agli ordini ricevuti si dirige con tutte tre le sue navi sulla reale di Spagna: mirando egli con la Nettuno al centro di essa, la Sfora alla poppa, la Signora alla prua : giunte a breve distanza le tre gale«* sparano a un t»>rapo i loro corsieri : il colpo della Nettuno coglie la reale presso al focone e ne abbatte l'albero di maestra, il qualo schiaccia, cadendo, tutta una fila di rematori, e il gran inastru dell'artiglieria Girolamo da Trani : quello della Mora ne strappa il timone : quello della Signora ne fracassa la prua : poi lomellini da una banda, Filippino dall'altra, si lanciano all* arrembaggio della conquassata nave nemica. Don l'go di Monca'la, la spada in mano, la rotella al braccio si avventa sui nemici ed e ucciso : i suoi resistono bravamente al duplice assalto, ma disuguale troppo è la lotta: una grandine di sassi, e di pignatte piene di pdvere e di fuoco lavorato, piove sugli imperiali dalle gabbie nemiche: i barbareschi di Filippino, buttatisi in man; con le spade strette fra i denti, salgono, arrampicandosi da ogni parte, a tordo : il marchese del Vasto e A vanii» Colonna, ambidue feriti, si arrendono, e Filippino li salva a stento dal furore «lei musulmani : lo stendardo della reale é ammainato. In questo mezzo, le due altre galere del I/Omellini avevano, trascorrendo, assalito le tn* im|>erìali che opprimevano la Donzella e la Pellegrina: una delle due, la Mora, con una fortunata ss-arii-a dei suoi pezzi di prua, smantellò la Oo>>ba, rimanendovi gravemente ferito il capitan Giustiniani, morti il Fieraniosca e il Baralo, valoroso capitano spagnuolo : poco dopo la Gobba passò per occhio '), la Sirama e la Villamarina, morti essendone i capitani, si arresero. Rimanevano le galere imperiali Calabreta Oria e Per-pignatta, le quali avevano combattuto eoa la Sirena e con >) Affiiu-ió.