I GRANDI CANALI BARATTIMI 147 Ionia non pervenne a trionfarne dopo ventiline anni di assiduo lavoro l). Fra le altre proposte comunicazioni dilli’ Adriatico al Tirreno, merita menzione il recente progetto degli ingegneri veneziani Fiandra e Romano. VI. Il chinale iniermarittimo proposto dagli ingegneri Fiandra e Romano farebbe capo a Venezia, e svolgendosi in linea retta ¡usino a Parma, indi con una curva colla convessità rivolta a maestro, supererebbe l'Apennino al monto Boraccia, all’altezza di m. 324 sul livello del mare, per discendere poscia con rapidi gradini nel golfo di Spezia. Comincio col compiacermi coi signori Fiandra e Romano, i quali, pur riconoscendo le somme difficoltà finanziario del-l’impresa, hanno formulato tale un progetto di massima che, per le difficoltà tecniche, farà passare a più d‘ uno la voglia di proporre un’opera cosi grandiosa, la quale, ahimè, 6 troppo superiore alle nostre attuati risorse '. Il canale intermarittimo parte da Venezia all’estremità ovest del canale della Giudeeca e attraversa la laguna in linea retta sino a Fusina. Dall'argine di conterminazione lagunare sino al canale Bondante s'incurverebbe passando fra ') DBSKÉr-BMtinrr oc Lac Pronto txitrvri tua S. E. ut l'utxca Aucvasuke Towuim*. — Prie» bistoriqun et terbnique par MM. Alexandre Brisse, in#enieur en chef du deasécheOMUt, et \Ana ile Roinm. ex-chef ré>id.-nt de 1’ adminiotratioo. — Rome, imprimerle de la Pmpajnuvle, 1876. — Questa splendida opera è scritta in francese od arrom-pasmata da una buona Induzione inglese. Mi è stata futilmente prestata