II. FORZAMENTO DKL TAMIGI 77 artificiali erano state riconosciute dal barchei-occio olandeso e marcate con dei corpi morti, di guisa che Van Gent distaccò sette vascelli e due brulotti sotto ¡rii ordini del capitano Tomaso Tobiaszoon, coll'ordine di risalire la rivi-ira, bruciare e distruggere quanto poteva, senza avere il minimo riguardo alle proprie perdite in persone ed in naviglio. Kgli l»i si dispose a seguire la sua vanguardia la dimane ed a secondarla. Il comandante in capo Iiuyter, ancorato alla liocca del Tamigi riceveva intanto un novello rinforzo. Il luogotenente auiiraglio Van Avlva gli giungeva dai porti «Iella Frisia con undici vascelli, quattro navi minori, un avviso ed una incendiaria. Avvertito da I)e Witt della conquista del forte di Sbecmess, ricevette altresì l'invito di penetrai« più addentro nel fiume con tutte le fora* e di venirlo personalmente a trovare a bordo tAV Agata. RuytiT esegui puntualmente l’ordine del Plenipotenziario degli Stati e raggiunse De Witt. e Van Oent, i quali stavano ancorati poehe miglia in avvallo di Chathntn. Le difese di questo arsenale non erano lievi. Oltre alle tre navi affondate gl' ingliwi avevano un po' più addentro colato a fondo altri quattro vascelli. Cliatham e difeso dal castello di l'puor in prossimità del quale Monk, incaricato di rintuzzar gli olandesi, aveva fatto ancorare sci vascelli ; e in avvallo di questi aveva ordinato che altre due navi si affondassero. Inoltre talune catene, sostenute di tanto in tanto da enormi travi galleggianti eroso state tese fra le due rive del fiume. Insomma fra navi, catene, scafi affondati e vascelli all'ancora, il fiume era molto abilmente e fortemente chiuso; a rio aggiungasi, che all'««tremila delle catene stavano due batterie di otto |ezzi l'una e due corpi di mosebettoria. Tobia Tobiaszoon, coll'avanguardia di Van Oent, ubbidì agli ordini del suo capo; ma la resistenza che incontrò fu talmente gagliarda, che non riuscì ad eseguirli. 11 capitano Giovanni Van Brakel, ponto agli arresti quella mat-