SL'LLA PROGNOSI DEI. TEMPO In fine trovo opportuno di accennare ad alcune specie di osservazioni utili per la prognosi del tempo che sinora non furono mai eseguite, almeno su grande scala. Tralasciando dal parlare delle osservazioni dei fenomeni ottici atmosferici per i quali occorrono speciali studi ed ¡strumenti come sarebbero lo spettroscopio, gli apparecchi di polarizzazione, quelli per lo studio della rifrazione, e le negative che risultano dalla fotografia del cielo, le quali potranno anche per questo riguardo riescir molto utili, voglio (tarlare in primo luogo delle leggerissime oscillazioni che subisce il barometro, le quali confrontate colle posizioni e movimenti delle alte e basse pressioni potrebbero dare i più favorevoli indizi per fare buonè previsioni. È notorio che nella grande eruzione del Krakatoa, avvenuta nell’agosto del 188:1, l'atmosfera del nostro pianeta subi una scossa tale che fu registrata in quasi tutti i barometri. Ora è egli possibile che un sì grande movimento che nasce nei cicloni, che per esempio si trovano Sull'Atlantico, non possa produrre nell’atmosfera in Europa una qualche perturbazione, che sebbene leggera non sia osservabile nei barometri più sensibili, e le cui oscillazioni sieno osservabili sino al millesimo del millimetro della colonna mercuriale ì Si è veduto anche in altre scienze che l’analisi più minuziosa dei fenomeni condusse ad importanti risultati, come per darne un e-sempio, essi si ebbero nella scoperta dei moti microsismici, che nel maggior numero dei casi sono segni forieri dei terremoti. Questa specie di osservazioni si dovrebbe fura con barometri il cui liquido fosse meno denso Jet mercurio o col cosidetto statoineiro. In tali osservazioni si dovrebbe stabilire una nomenclatura sul modo d'oscillare del barometro, se croscè o cala lentamente o rapidamente, se presenta dei rialzi ' od abbassamenti sensibili in brevi tratti di tempi ecc. Durante una forte bora a Trieste io osservai che il baroo etro