VITA. POLINESIANA anni. Infine la pace fu rotta da una cospirazione più terribiio, per cui cinque europei, e fra questi Christian, caddero sotto i colpi dei tahitiani. I quali, rimasti padroni, non durarono molto al potere, perchè furono poco dopo scannati alla lor volta dalle vedove degli inglesi, che rimpiangevano i loro mariti; cosi al 3 ottobre 1793 non restavano nell'isola che 4 inglesi, 10 donne e qualche fanciullo. Le femmine, annoiate di quella solitudine, minacciarono gli uomini di morto se questi non le avessero ricondotte a Tahiti. Per rimediare in qualche modo, si visse in uno stato di promiscuità completa e si cadde poi in una vera anarchia, quando Mac Coy trovò il modo di distillare una bevanda alcoolica dalla radico del fi (Draroena terminali»). Costui fini per uccidersi cadendo in mare da una roccia scoscesa. Questa fu una salutare lezione per gli altri che rinunziarono completamente al pernicioso vizio del bere; ma Quintal, prima origino di tutte lo disgrazie, si era cosi abbrutito che minacciava ad ogni istante* la vita dei suoi compagni, ad uno dei quali avendo voluto togliere una donna, fu da essi massacrato a colpi d'accetta. Per fortuna Adams e Young, i due superstiti, erano i migliori della compagnia; essi cominciarono una vita regolaro e la rigenerazione della piccola colonia, che, su 2 uomini, contava 10 donne e 19 ragazzi. Ma un anno dopo (1800) Young moriva di malattia nelle braccia dell'amico. John Adams, dopo tante tragedie, rimasto solo alla testa di questa società nascente, cominciò a riflettere ai disordini ed alle scene di sangue passate. Qualche ricordo religioso, fecondato dalla solitudine e dalla disgrazia, elevò a poco a poco 1’ animo di questo semplice marinaio e lo rese degno della missione che doveva compiere. Una bibbia ed alcuni esercizi di devozione, provenienti dal Bounty erano i soli libri che si trovassero nell’isola. Adams se ne giovò per insegnare ai giovanetti a leggere e pregare. Apprese cosi egli stesso la morale cristiana nella