276 CAPITOLO XVIII. gine della mala fama che ebbero per molto tempo gli isolani di qualche arcipelago. *) D’ altra parte, dalle colonie penitenziarie, che si stabilirono in Australia, avvenivano frequenti evasioni, e per quei delinquenti le isole del Pacifico rappresentavano la felicità, il paradiso terrestre. Ivi libertà sconfinata, donne facili, vita oziosa, costumi feroci e licenziosi, ivi tutto ciò che può allettare i selvaggi atavici delle nostre società. E avventurieri della peggior specie, disertori di navi baleniere, convicts australiani si riversarono su queste regioni e, colla forza del fucile e della polvere, si imposero ai loro ospiti, aiutandoli nelle guerre fratricide. Naturalmente, questa canaglia non doveva vedere di buon occhio l’intervento di europei più onesti, e perciò troviamo alle Marchesi un italiano ed uno spagnuolo che insegnano ai nativi la distillazione di bevande spiritose e li eccitano contro i conquistatori francesi, ed alle Figi, dei deportati australiani, che continuano nella loro vita ') Tale fu per molto tempo la fama «fello isole Tonga, che pure furono battezzate «lai primi visitatori col nome di Isole «legli Amici. Ad una «li queste tremende rappresaglie, ohe costavano la vita ad interi equipaggi, si deve la cattura di Mariner 1’ uuico superstite «Iella baleniera Port-au-Prince, il quale, rissuto per sei aulii fra quelle genti, ci tramandò un racconto della sua prigionia, interessantissimo dal punto di vista etnologico, perchè dissipa molti dubbi e scioglie molte questioni relative ai polinesiani e«l alla loro origine. Mariner sul principio di questo secolo fu testimone «Iella conquista «li tutto 1’ arcipelago per parte di Fmau I, il Napoleone Tongano,che dominato ila un’ambizione immensa esclamava: « Ah come il mio regno è piccolo per i miei vasti progetti.! Perché gli «lei non mi hanno fatto re d'Inghilterra ? » Finau II, meno ambizioso, 1muI«'> piii all’ agricoltura ed accettò col cristianesimo la civiltà europea ed il regime parlamentare. Fu battezzato col nome di Giorgio ;1826). Le Tonga, che si mantengono indipendenti, offrono uno splendido esempio delle attitudini dei polim-iani per la civiltà.